SCHEDA F completa - Secondo gli standard catalografici ICCD (MiBACT)
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CODICI |
ID Scheda |
642 |
TSK - Tipo di scheda |
F |
LIR - Livello di ricerca |
P |
NCT - CODICE UNIVOCO |
NCTR - Codice Regione |
17 |
Codice univoco locale |
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ESC - Ente schedatore |
MUV Matera |
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LC - LOCALIZZAZIONE |
PVC -LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO - AMMINISTRATIVA |
PVCR - Regione |
Basilicata |
PVCP - Provincia |
MT |
PVCC - Comune |
Matera |
LDC - COLLOCAZIONE SPECIFICA |
LDCN - Denominazione
(collezione/raccolta) |
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LDCU - Denom. spazio viabilistico |
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LDCM - Denominazione raccolta |
Archivio Notarangelo |
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OGT - OGGETTO |
OGT - OGGETTO |
OGTD - Definizione dell'oggetto |
positivo |
QNTN - QUANTITA' |
QNTN - Numero oggetti/elementi |
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SGT - SOGGETTO |
SGT - SOGGETTO |
SGLT - Titolo soggetto |
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SGTI - Identificazione |
Ettore Stella, architetto. |
SGTD - Identificazione sul soggetto |
L'architetto Ettore Stella è il progettista, fra l'altro, del Cinema Duni di Matera. Una delle prime strutture a Matera in calcetruzzo armato ed esmpio di architettura organica. Durò quanto una meteora l’esistenza terrena di Ettore Stella, architetto materano nato nel 1915 quando iniziava il primo conflitto mondiale e morto ad appena trentasei anni nel 1951. Lasciando però segni tangibili del suo talento. L’Italia era ancora segnata dalle rovine della guerra quando egli cominciò ad esercitare la professione di architetto. E fu una felice congiuntura storica che a Matera ci fossero allora imprenditori illuminati che pensavano alla crescita economica e allo sviluppo sociale e culturale della città.
Erano ancora vivi e vibranti gli echi suscitati da Carlo Levi col libro “Cristo si è fermato a Eboli” quando Stella si piegò sulle sue carte a progettare opere che volevano far camminare quel Cristo verso le terre del silenzio dove ancora imperavano miseria e superstizione, sottosviluppo e magia, e creare opere che fossero al passo con la modernità. In quel tempo un altro grande della cultura italiana ed europea, Ludovico Quaroni, nel borgo La Martella creava altri segni di grande arditezza e modernità.
Fino al 1946 Ettore Stella aveva continuato a operare sia a Roma, dove aveva un altro studio, sia a Matera dove decise in quell’anno di stabilirsi definitivamente, scegliendo di lavorare esclusivamente per la rinascita e la modernizzazione della sua città. E a Matera incontrò un imprenditore illuminato e coraggioso, Carlo Conti, titolare di una tipografia in via Roma. Conti era proprietario anche di un piccolo appezzamento di terreno edificabile in via Roma, e lì decise di investire non palazzine e appartamenti, sicuro investimento in quel momento, ma un cine-teatro che fosse all’altezza di quelli di altre grandi città italiane ed europee.
La scelta di Carlo Conti incontrò il progetto di Ettore Stella che andava sognando un’opera che portasse la sveglia nella coscienza e nella vita dei suoi concittadini offrendo loro il piacere del vivere civile. Era un modo per l’architetto materano di far uscire i Materani dalle grotte dei Sassi e di cominciare a cancellare quella vergogna nazionale denunciata da Palmiro Togliatti in un comizio a Matera nel 1948.
Stella redasse il progetto di massima di quello che poi sarebbe stato chiamato cine-teatro Duni nel luglio 1946. Il progetto esecutivo venne redatto tra l’ottobre del 1946 e il febbraio del 1947. La previsione dell’investimento era di cinquanta milioni di lire.
Conti aveva tirato nell’impresa anche l’avvocato Domenico Latronico, ma ben presto essi dovevano accorgersi che da soli non ce l’avrebbero fatta a sostenere un così rilevante impegno finanziario e perciò coinvolsero nell’impresa altri imprenditori.
Risolti i problemi di natura finanziaria i lavori potettero procedere con vigore fino a quando, nel novembre 1948 l’opera era da considerarsi conclusa. Il cine-teatro Duni era una realtà, opera moderna e ardita che fino ad oggi, a distanza di sessant’anni, ha retto all’urto delle mode e delle tentazioni di ogni sorta: in una città dove, famelici imprenditori e mattonari ignoranti hanno realizzato un sistematico attacco alla integrità culturale e ambientale. Il 26 marzo del 1949 finalmente avvenne l’inaugurazione con un concerto di musiche di E. Romualdo Duni.
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DESCRIZIONE |
MIS - Misure |
MISU - Unità |
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MISA - Altezza |
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MISL - Larghezza |
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MISD - Diametro |
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MISS - Spessore |
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LR - LUOGO E DATA DELLA RIPRESA |
LRC - LOCALIZZAZIONE |
LRCR - Regione |
Basilicata |
LRCP - Provincia |
MT |
LRCC - Comune |
Matera |
Indirizzo civico |
via San Biagio |
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Google Map |
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DT - CRONOLOGIA |
DTZ - CRONOLOGIA GENERICA |
DTZG - Secolo |
1946 |
CRONOLOGIA SPECIFICA |
DTSI - Da |
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DTSF - A |
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MOTIVAZIONE CRONOLOGIA |
Motivazione |
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Specifiche |
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DEFINIZIONE CULTURALE |
AUF - AUTORE DELLA FOTOGRAFIA |
AUFN - Autore personale |
Anonimo |
Motivo attribuzione |
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Sigla per citazione |
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DATI TECNICI |
Indicazione di colore |
BN |
MTC - MATERIA E TECNICA |
MTC - Materia e tecnica |
Basilicata |
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CONSERVAZIONE |
STC - STATO DI CONSERVAZIONE |
STCC - Stato di conservazione |
buono |
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CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI |
CONDIZIONE GIURIDICA |
Indicazione generica |
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Proprietario |
Domenico Notarangelo |
Indirizzo |
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FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO |
GESTIONE IMMAGINI |
Tipo |
hard disk |
Identificazione di volume |
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Posizione |
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Tags |
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