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Soggetto: Alcide De Gasperi
Data ripresa: 1952
Luogo ripresa: Basilicata, MT, Matera
grotta del Sasso Caveoso
Collezione/raccolta:

Proprietario: Domenico Notarangelo

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SCHEDA F completa - Secondo gli standard catalografici ICCD (MiBACT)

CODICI
ID Scheda 672
TSK - Tipo di scheda F
LIR - Livello di ricerca P
NCT - CODICE UNIVOCO
NCTR - Codice Regione 17
Codice univoco locale
ESC - Ente schedatore MUV Matera
 
LC - LOCALIZZAZIONE
PVC -LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO - AMMINISTRATIVA
PVCR - Regione Basilicata
PVCP - Provincia MT
PVCC - Comune Matera
LDC - COLLOCAZIONE SPECIFICA
LDCN - Denominazione
(collezione/raccolta)
LDCU - Denom. spazio viabilistico
LDCM - Denominazione raccolta Archivio Notarangelo
 
OGT - OGGETTO
OGT - OGGETTO
OGTD - Definizione dell'oggetto positivo
QNTN - QUANTITA'
QNTN - Numero oggetti/elementi
 
SGT - SOGGETTO
SGT - SOGGETTO
SGLT - Titolo soggetto
SGTI - Identificazione Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio, in visita a Matera nel 1952, in una grotta dei Sassi.
SGTD - Identificazione sul soggetto Il libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli” aveva attirato su Matera e sulla Lucania l’attenzione della opinione pubblica nazionale e internazionale. La vergogna dei Sassi era stata denunciata a Matera durante un comizio di Palmiro Togliatti nella campagna elettorale del 1948. Celebre rimase la frase che il capo dei comunisti italiani pronunciò in quella occasione: “E quando questi lavoratori si levano in piedi, quando chiedono la terra, quando chiedono una casa nella quale si possa abitare come degli esseri umani, allora perché costoro, i gruppi dirigenti dicono che sta per venire la fine del mondo? Sì, deve venire la fine del mondo.” Nelle grotte degli antichi rioni materani vivevano ammassati in disumana promiscuità sedicimila persone, circa il settanta per cento della intera popolazione. Condividevano la poca aria delle grotte con le bestie da lavoro, ammassandosi tutti i membri della famiglia in poco spazio e in condizioni malsane. In quegli ambienti non c’era acqua corrente e non c’era rete fognante. Da una indagine speciale eseguita nel gennaio del 1948 su 2636 famiglie che abitavano nei Sassi, risultò infatti che su 15.520 bambini nati vivi, ne erano morti 6760, cioè il 436 per mille. In quelle grotte sporche e malsane, senz’aria e senza luce, si moriva nascendo o si moriva di dissenteria o di nefrite, di tubercolosi soprattutto, oppure di malaria. I volti dei bimbi erano segnati dal tracoma. Si imponeva ormai a chiare lettere un intervento del governo per cancellare quella vergogna. Cominciava ad apparire troppo scandalosa l’assenza dello Stato e la Democrazia Cristiana cominciò a sentirsi assediata dalla opinione pubblica. Alcide De Gasperi, che allora era Capo del governo, avvertì la necessità di una sua presenza nella città dei Sassi e nel 1952 si precipitò a Matera insieme a Emilio Colombo, leader della DC lucana e nazionale. Durante quella visita De Gasperi fu condotto a visitare alcune grotte della vecchia città e si rese conto che era ormai urgente un intervento dello Stato per portare via dai Sassi quelle famiglie. Subito dopo il ministro Colombo presentava un disegno di legge speciale per i Sassi di Matera, mentre l’on. Michele Bianco, parlamentare del PCI, presentava una analoga proposta di legge a nome del gruppo comunista. Grazie a quella legge dovevano sorgere nuovi quartieri popolari per dare adeguata sistemazione agli abitanti dei Sassi. La prima legge di risanamento dei Sassi passò sotto il nome di legge Colombo, in base alla quale lo Stato interveniva con un finanziamento di duecento milioni per costruire un primo blocco di alloggi popolari destinati a ospitare gli abitanti delle zone più malsane della vecchia città. Le nuove abitazioni, rispettando il disegno urbanistico tracciata dal Piano Regolatore di Piccinato, cominciarono a sorgere in alcune zone decentrate della città, a Serra Venerdì e al rione Cappuccini, a Lanera e a Villa Longo, e poi a Buttiglione e al rione Platani. Ma occorsero molte altre leggi speciali per completare il piano di svuotamento dei Sassi, fino all’ultima del 1985, la legge 771 con cui lo Stato interveniva a finanziare gli ultimi cento miliardi di lire da utilizzare però non già per costruire nuove abitazioni, ma per avviare l’opera di recupero conservativo e di ristrutturazione delle abitazioni dei Sassi.
 
DESCRIZIONE
MIS - Misure
MISU - Unità
MISA - Altezza
MISL - Larghezza
MISD - Diametro
MISS - Spessore
 
LR - LUOGO E DATA DELLA RIPRESA
LRC - LOCALIZZAZIONE
LRCR - Regione Basilicata
LRCP - Provincia MT
LRCC - Comune Matera
Indirizzo civico grotta del Sasso Caveoso
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DT - CRONOLOGIA
DTZ - CRONOLOGIA GENERICA
DTZG - Secolo 1952
CRONOLOGIA SPECIFICA
DTSI - Da
DTSF - A
MOTIVAZIONE CRONOLOGIA
Motivazione
Specifiche
 
DEFINIZIONE CULTURALE
AUF - AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
AUFN - Autore personale Anonimo
Motivo attribuzione
Sigla per citazione
 
DATI TECNICI
Indicazione di colore BN
MTC - MATERIA E TECNICA
MTC - Materia e tecnica Basilicata
 
CONSERVAZIONE
STC - STATO DI CONSERVAZIONE
STCC - Stato di conservazione buono
 
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione generica
Proprietario Domenico Notarangelo
Indirizzo
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
GESTIONE IMMAGINI
Tipo hard disk
Identificazione di volume
Posizione
 
Tags
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