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Soggetto: Luigi Loperfido (Il Monaco Bianco)
Data ripresa:
Luogo ripresa: Basilicata, MT, Matera
Collezione/raccolta:

Proprietario: Domenico Notarangelo

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SCHEDA F completa - Secondo gli standard catalografici ICCD (MiBACT)

CODICI
ID Scheda 242
TSK - Tipo di scheda F
LIR - Livello di ricerca P
NCT - CODICE UNIVOCO
NCTR - Codice Regione 17
Codice univoco locale
ESC - Ente schedatore MUV Matera
 
LC - LOCALIZZAZIONE
PVC -LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO - AMMINISTRATIVA
PVCR - Regione Basilicata
PVCP - Provincia MT
PVCC - Comune Matera
LDC - COLLOCAZIONE SPECIFICA
LDCN - Denominazione
(collezione/raccolta)
LDCU - Denom. spazio viabilistico
LDCM - Denominazione raccolta Archivio Notarangelo
 
OGT - OGGETTO
OGT - OGGETTO
OGTD - Definizione dell'oggetto positivo
QNTN - QUANTITA'
QNTN - Numero oggetti/elementi
 
SGT - SOGGETTO
SGT - SOGGETTO
SGLT - Titolo soggetto
SGTI - Identificazione Luigi Loperfido (Il Monaco Bianco)
SGTD - Identificazione sul soggetto Aveva una trentina d’anni quando tornò a casa. Povero era partito per le Americhe e povero tornava. Si aggirava a piedi nudi per vicoli e vicinati predicando il verbo e la giustizia sociale, indossava una tunica bianca, si chiamava Luigi Loperfido, nato il 1878 a Montescaglioso da madre mammana. Fu subito chiamato il Monaco Bianco. Furono soprattutto le caverne dei Sassi di Matera il grande scenario nel quale trovò la patria dei diseredati e degli umili, degli affamati e degli sfruttati, povera gente senza terra ma che sulla terra gettava sangue e sudore per arricchire i nobili e i proprietari terrieri. Il Monaco Bianco tentò dapprima di rivolgere il suo nuovo messaggio di fratellanza ai signori e ai ricchi, parlò d’arte e di bellezza, era convinto che potesse bastare a rimuovere la corteccia della loro durezza. Tempo perso. E allora Luigi Loperfido scelse il campo della lotta politica e sindacale mettendosi a capo della povera gente per strappare ai ricchi il diritto alla vita e alla dignità. Furono i primi bagliori della lotta di classe a Matera. Il Monaco Bianco organizzò i diseredati nella Lega dei contadini. Un episodio finì con l’accreditare la sua predicazione. Alla morte di un bracciante il parroco si rifiutò di accompagnare la salma al cimitero, mancavano pochi spiccioli alla somma richiesta per il funerale. La salma passò per le vie di Matera senza accompagnamento religioso, sulla bara solo un mazzo di fiori di campo. La parola evangelica di Loperfido entrò nelle grotte dei Sassi sostituendosi all’antica autorità della chiesa. Il 2 giugno 1902, tempo di mietitura, il capopopolo Luigi Loperfido fece attaccare sui muri della città un manifesto in cui annunciava il primo sciopero di Matera, accusava i proprietari di fare ricorso al crumiraggio ingaggiando braccianti forestieri, i crumiri, mentre a Matera si pativa la fame. Era braccio di ferro coi proprietari, i carabinieri accorsero contro gli scioperanti, una donna restò ferita da un colpo di baionetta. Il giorno dopo la benemerita arrestava 24 contadini, la folla reagì, ci scappò il morto, si chiamava Giuseppe Rondinone. Venne arrestato anche il Monaco Bianco. Poi il processo, decine di contadini andarono a Potenza a testimoniare a suo favore, infine l’assoluzione e gli applausi della grande folla nell’aula del tribunale. Il popolo aveva vinto, e aveva vinto anche il Monaco Bianco. La sua Lega era diventata forte di oltre tremila soci, ai quali però bisognava dare pane e lavoro. Fu così che Loperfido pensò di organizzare una cooperativa di lavoro per la conduzione di una masseria di 200 tomoli in contrada La Selva. Creò anche un’azienda armentizia che riuniva le pecore dei pastori salariati affidando il gregge a un socio mentre gli altri erano impegnati in altri lavori. Fondò infine un monte frumentario per l’accumulo del grano dell’intera azienda. La curia materana, cercò di arginare la sua influenza creando strumenti analoghi, come un consorzio agrario cooperativo e una cassa rurale. Negli ultimi anni di vita il Monaco Bianco si dedicò quasi esclusivamente alla predicazione protestante. E fu così che a Matera sorse e si sviluppò una nuova chiesa, quella dei protestanti. Che ancora fa proseliti a Matera e in Lucania.
 
DESCRIZIONE
MIS - Misure
MISU - Unità
MISA - Altezza
MISL - Larghezza
MISD - Diametro
MISS - Spessore
 
LR - LUOGO E DATA DELLA RIPRESA
LRC - LOCALIZZAZIONE
LRCR - Regione Basilicata
LRCP - Provincia MT
LRCC - Comune Matera
Indirizzo civico
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DT - CRONOLOGIA
DTZ - CRONOLOGIA GENERICA
DTZG - Secolo
CRONOLOGIA SPECIFICA
DTSI - Da 1900
DTSF - A 1910
MOTIVAZIONE CRONOLOGIA
Motivazione Il soggetto ha operato nel periodo in questione e la barba fluente era un connotato che lo caratterizzava in tale arco temporale.
Specifiche
 
DEFINIZIONE CULTURALE
AUF - AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
AUFN - Autore personale Anonimo
Motivo attribuzione
Sigla per citazione
 
DATI TECNICI
Indicazione di colore BN
MTC - MATERIA E TECNICA
MTC - Materia e tecnica Basilicata
 
CONSERVAZIONE
STC - STATO DI CONSERVAZIONE
STCC - Stato di conservazione discreto
 
CONDIZIONE GIURIDICA E VINCOLI
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione generica
Proprietario Domenico Notarangelo
Indirizzo
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
GESTIONE IMMAGINI
Tipo hard disk
Identificazione di volume
Posizione
 
Tags
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